Spending ovation per Monti

Più si avvicina il tempo delle elezioni politiche e quindi del passaggio di mano da un governo tecnico a uno politico, e più si fa insistente il diniego di Mario Monti a ogni ipotesi di prosieguo della sua breve ma intensa esperienza di presidente del Consiglio. Nel contempo, non so se ci avete fatto caso, quanto più insiste sul carattere episodico della sua permanenza a Palazzo Chigi, tanto più il Professore non perde occasione per allargare i suoi interventi a caratteri sempre più generali che di tecnico hanno veramente poco e che viceversa rientrano nel più ampio spettro degli interessi politici di rango, diciamo così, elevato. Per intenderci, non di politica da bottega, tipo come faremo a eleggere i prossimi parlamentari e con quale maggioranza, bensì temi alti, come la lotta a tutti i populismi revenienti in Europa. Roba non da politicante, ma da statista.

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